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Cambia stile di vita!
FERMATI!

sabato 31 dicembre 2016

...ultimo giorno...

L'ultimo giorno di lavoro, dopo 16 anni, nel bene e nel male (negli ultimi anni, male molto male). Sperando nel cambiamento che corrisponde a rinascita: città nuova, gente nuova, idioma nuovo....il lavoro non tanto nuovo ma organizzato diversamente, dove è possibile mettere al centro della quotidianità l'essere umano,  e non i numeri da presentare in una statistica, oppure il nome da pubblicare in bella vista su una locandina, ribadisco l'essere umano, uomo pensante. 

Evitare le macchine che in questo caso hanno complicato l'organizzazione del lavoro stesso e di conseguenza i rapporti umani, già perché "gli umani" come dice un caro amico "a volte pensano". 

Però come si sa, se le macchine danno errore nel 99% dei casi è colpa di chi gli ha dato le istruzioni!

Nuova vita!

Solo così capirò se il problema è fuori o dentro di me.
Buona vita a tutti a presto U.D.V. C'amma fa!

3 commenti :

  1. Si capisce, Umberto, tutta la forza dell'onestà, della verità e dell'umiltà, con le quali ti sei deciso a lasciare anche molto altro, a strapparti le bende dalle ferite, ad uscire da comodi luoghi comuni, a mettere in discussione gli equilibri apparenti. L'ultima frase obbliga chi legge a domandarsi qualcosa sul male, che non si vuole né vedere né nominare, e che semmai si attribuisce sempre ad altro al di fuori di sé: le circostanze sfavorevoli, la recessione, i padri e i figli, ecc. e "sì, ma non me l'aspettavo, non sapevo, non credevo, non avevo capito, non era compito mio, non me l'avevano detto, non lo avrei mai immaginato, non stava a me decidere"... Ti ringrazio di avere scritto proprio quello che hai scritto: non è fuggire, è aprirsi alla possibilità di una verifica, di una prova di verità. Felice che tu sia proprio così, anche per me. Silvia Zoico
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  2. Ci siamo tolti dai piedi, ci siamo
    tolti dai piedi anche noi, che ci siamo
    rimasti. Dal curriculum ci siamo
    tolti titoli e sorrisi, ci siamo

    tolti il cappello e le scarpe, ci siamo
    tolti l’un l’altro il saluto, ci siamo
    tolti anni e denti e rispetto, ci siamo
    tolti i figli dalla testa, ci siamo

    tolti ovai, uteri e tube, ci siamo
    tolti tutti dalla vista, ci siamo
    tolti dal piedistallo (“noi ci siamo

    tolti il pane di bocca, noi ci siamo
    tolti i pidocchi, tu studia”), ci siamo
    rimasti, nudi, poeti. Ci siamo.

    Silvia Zoico

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  3. Popolo di Orfalese, il vento mi impone di lasciarvi. Io sono meno impaziente del vento, e tuttavia devo andare.
    Noi viandanti, sempre in cerca della via più solitaria, non cominciamo nessuno giorno laddove ne abbiamo terminato un'altro; e nessuna alba ci coglie la dove ci ha lasciati il tramonto.
    Viaggiamo anche mentre la terra dorme.
    Siamo i semi della pianta tenace, ed è nella nostra maturità e pienezza di cuore che siamo dati al vento e dispersi.
    Grande Umbe'
    Cannaregio 1510

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