L'ultimo giorno di lavoro, dopo 16 anni, nel bene e nel male (negli ultimi anni, male molto male). Sperando nel cambiamento che corrisponde a rinascita: città nuova, gente nuova, idioma nuovo....il lavoro non tanto nuovo ma organizzato diversamente, dove è possibile mettere al centro della quotidianità l'essere umano, e non i numeri da presentare in una statistica, oppure il nome da pubblicare in bella vista su una locandina, ribadisco l'essere umano, uomo pensante.
Evitare le macchine che in questo caso hanno complicato l'organizzazione del lavoro stesso e di conseguenza i rapporti umani, già perché "gli umani" come dice un caro amico "a volte pensano".
Però come si sa, se le macchine danno errore nel 99% dei casi è colpa di chi gli ha dato le istruzioni!
Nuova vita!
Solo così capirò se il problema è fuori o dentro di me.
Buona vita a tutti a presto U.D.V. C'amma fa!